UniTeatro è una “rassegna teatrale universitaria under 35″ organizzata dal Centro Teatrale Universitario di Trieste con il contributo dell’Università degli Studi di Trieste.

Quest’anno si sviluppa in tre giornate, dal 10 al 12 giugno 2021 presso l’Anfiteatro di Biologia nella sede centrale dell’UniTS e presso l’Hangar Teatri. Tre gruppi teatrali porteranno in scena i loro spettacoli teatrali! UniTeatro si pone un duplice obiettivo: in primo luogo avvicinare gli studenti dell’Università di Trieste al teatro offrendo loro, direttamente nei luoghi dell’università, eventi e spettacoli a titolo completamente gratuito. Puntato su spettacoli giovanili, avvincenti e coinvolgenti Uniteatro si propone di superare quella barriera, che da molti anni ormai, separa i giovani dal teatro.  E punta a favorire lo scambio e la conoscenza reciproca tra gruppi giovanili emergenti, offrendo un luogo in cui questi possano conoscersi, esibirsi e confrontarsi.

Ad aprire la rassegna giovedì 10 giugno alle ore 21:00 presso l’Hangar teatri in via L. Pecenco, 10 a Trieste saranno gli studenti del 2° anno del corso di teatro annuale del CUT con “L’ispettore generale“, liberamente tratto dall’omonima opera di N. Gogol’, progetto a cura di Fulvio Falzarano e Tullia Alborghetti. 
Un gruppo di attori si riunisce in uno studio radiofonico per recitare una versione riadattata del classico di Gogol. Ma nel 2021 che senso ha riproporlo? Be’, i personaggi racchiudono in loro stessi tutta una serie di vizi e “peccatucci” che possiamo riconoscere e ritrovare anche oggi, uno strano equilibrio dove non conta agire con onestà ma apparire onesti, questo almeno fino a quando non arriva il momento di rendere conto delle proprie azioni…

Venerdì 11 giugno alle ore 21:00 presso l’Anfiteatro di Biologia (sede centrale UNITS) la compagnia friulana porterà in scena “BUIO 1981” una delle storie più cupe degli anni ‘80: le folli imprese del pluriomicida Roberto Succo. Lo spettacolo prende spunto da  Le vicende del serial killer vengono presentate in un’atmosfera soffusa e metaforica: Roberto è la notte che cerca di trionfare sulla luce, Roberto rappresenta le paure che emergono dall’oscurità e vengono a farci visita. Attraverso suggestioni teatrali, visive e musicali il pubblico viene portato in un’epoca, gli anni ‘80, segnata da diverse inquietudini: A.I.D.S., eroina, guerra fredda….
Per ricostruire fedelmente gli eventi e il contesto il gruppo di lavoro ha realizzato un’approfondita ricerca iconografica e musicale, interpellando le teche RAI di Venezia e Roma e analizzando i quotidiani dell’epoca. Il progetto BUIO 1981 nasce nel 2019 dalla volontà di un gruppo di ex-studenti del liceo artistico “Giovanni Sello” di Udine di realizzare esperienze teatrali capaci di mettere in gioco le capacità tecniche (moda, disegno, …) acquisite durante gli anni di studio liceale.
BUIO 1981 è una produzione Servi di Scena, Associazione Culturale che opera dal 1998 nel territorio friulano attraverso l’allestimento di rassegne, spettacoli e laboratori teatrali. Dal 2012 ospita al suo interno il laboratorio di nuove drammaturgie MateâriuM, progetto dedicato alla formazione di autori teatrali e alla scrittura di nuovi testi per il teatro.

A chiudere la rassegna sabato 12 giugno alle ore 21:00 presso l’Anfiteatro di Biologia (sede centrale UNITS) saranno i “neo-attori” del corso di teatro annuale del 1° anno del CUT. Capitanati dall’attrice e regista Valentina Fiammetta Milan porteranno in scena “Il cappotto” uno dei più famosi dei “Racconti di Pietroburgo” di N. Gogol’. 
In un anno frammentato e complesso, come questo passato, con numerose interruzioni epidemiche e altrettante riprese abbiamo imparato a conoscerci e a fidarci l’un dell’altro. Abbiamo tenuto talmente tanto al dono dell’incontro da esserci riuniti sotto qualunque condizione meteorologica, infilandoci in ogni breccia lasciata dalle restrizioni. Abbiamo fatto nostre le mascherine e le varie igienizzazioni; il teatro e il gruppo hanno sempre prevalso.
Dalle mascherine al cappotto; pur sempre di coperture si parla. E, come gli eventi recenti sembrano suggerire, difficile è il levarseli, non il metterseli. È difficile liberarsi dal senso del dovere e dai futili impegni, difficile è abbandonarsi alla passione e al desiderio. Ma Gogol non ci dà scampo, altra via non c’è: bisogna accettare di giocare al gioco, bisogna lasciarsi andare, abbandonarsi all’irrazionale, all’apparente caos, a quel che ci lascia confusi a cercare un senso. Ma, d’altro canto, in un mondo che un senso non ce l’ha, perché noi dovremmo ostinatamente convincerci del contrario? Noi abbiamo scelto di continuare a danzare, a sorridere e a volare.

Gli spettacoli sono completamente gratuiti, per questioni legate all’emergenza pandemica però la prenotazione è obbligatoria scrivendo a info@cutrieste.com oppure chiamando e/o wa al numero +39 3883980768. 

In caso di pioggia gli spettacoli si terranno presso l’Hangar Teatri in via L. Penceco, 10 a Trieste.